Sono stato

Sono stato pensiero, forse desiderio, un giorno sono tornato figlio.

Sono cresciuto amico, marito, padre e fratello sempre con lo stesso mantello blu e con in mano un cappello.

Sono stato studente, avvocato, professore di materie ed argomenti che non sanno più di niente, non importa a questa gente della giustizia e del sapere, oramai si tira avanti nell'ingiustizia tra chi affoga e chi s'aggrappa ad un salvagente .

Ho nuotato in questo mare stracolmo di trappole, insidie ed ami ingannatorie, ferito e tramortito ho imparato i sentieri dagli errori.

Ho cambiato rotta migratoria, ho scelto un'altra storia, nel mio sangue arabo e normanno governa solo il mio animo tiranno, che s’appassiona ai rudimenti sentimenti e cede poco alla futilità degli accadimenti.

Lontana appare quella laguna in cui ho lasciato ciò che ero e ciò che avevo al giudizio della luna bruna, che s'accorge della realtà che ho davanti e mi protegge nei miei esperimenti.

Di ricchezza faccio bontà, di esigenze necessità, dell'essenziale, semplicità che mi apre nuovi occhi verso l'orizzonte, oltre l'infinito che solo nei sogni può raggiungere chi è ardito.

Ho detto dunque con rispetto e col garbo di chi non ha ragione affatto, s'è adunata la mia scelta, la mia riva oltre il comune sentire mi aspetta, solo chi pensa sa rispondere e si rispetta, tutti gli altri stanno all'amo in acqua certa, limpida ed abbondante così come vuole chi li dirige, li cura e li spinge verso la corrente.

La realtà per me rimane, ma non è più quella dettata da questo reame, è più vera ed incosciente, è nel ciclo vitale e si scorge naturalmente tra le foglie e le montagne, tra le albe e stelle che illuminano l'essenziale tracciando la via e dividendo il percorso tra l'incosciente e il permesso di chi non ha voluto scoprire niente.

Io sono come Geppetto che credeva in Pinocchio e così di soppiatto alzo i tacchi, e salutò, perché meglio credere in una fiaba che vivere in ginocchio, credendo in un burattino e la sua fata per dormir sereno sino al mattino.